la prossima volta il giro del mondo. due volte.

ho passato la terza notte non consecutiva nella nuova casa e tra tredici giorni mi sposo.

il trasloco e i lavori di ristrutturazione sono andati peggio del previsto.

il ritardo di consegna di oltre un mese, la coincidenza con il periodo più caldo dell’anno, il rendersi conto che ai ritardi si sono accostati molti errori che ci costringeranno a rifare una parte dei lavori è frustrante, stancante e anche un po’ vaffanculocagarellapertutti.

però è stato bello arredare casa, anche se ha significato passare ore e ore in negozi di mobili o online a cercare offerte e tessuti.

e anche adesso, anche se ci sono ancora un milione di scatoloni da posare (ma quanto cazzo di roba c’era in una casa di trenta metri quadri?) anche adesso che oggi è l’ultimo giorno di ferie, anche adesso, è straordinaria la sensazione di avere una casa tua.

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poi vabbe’, per quanto mi riguarda, ho posato libri e fumetti, ho posizionato la spada laser e il trasloco lo considererei anche finito, ma si sa come vanno queste cose, non è che posso fare tanto la figa.


oggi è l’ultimo giorno di ferie ufficiali prima di questo casino del mese di settembre e mi sento più stanca di prima.

siamo stati tre giorni a Stoccolma per staccare un po’ ed è stata un’esperienza bellissima. Stoccolma è in grado di darti esperienze che non credevo, colori che non conoscevo e un cibo così buono e grasso che per fortuna che ci sono stata solo tre giorni se no qui si fa un casino.

è stato così bello che ci andrei a vivere, anche con il cappotto in estate il sole nascosto e la pioggia fredda.

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(si, abbiamo giacche pesanti, sciarpe e cappelli ed era il 9 agosto)

sono fatta così, tre giorni e subito perdo la testa, ma poi torno, torno sempre a Roma.

non ero mai stata  a Roma la due settimane centrali di agosto, è vero che non abbiamo potuto godere molto della città da turisti, ma le strade deserte, il torneo prima di badminton e poi di pallavolo dei bengalesi nel quartiere, i locali aperti con il giardino la sera e Piero Angela.

sono stata a vedere (vedere è il verbo giusto? forse è più giusto dire che sono stata a vivere) Viaggi nell’Antica Roma al Foro di Augusto e mi sono emozionata come una ragazzina. è stato come se avessero creato la magia, e tutta quella suggestione, tutto quel Piero Angela e quelle proiezioni mi hanno fatto ricordare che alla bellezza, non bisogna abituarsi mai.

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spese tutte queste chiacchiere in cose futili mi sembra importante sottolineare una cosa: state a sentire la signorinella pasteis: piuttosto che la combo matrimonio e ristrutturazione, datevi una gioia: fate un giro intorno al mondo: costa uguale e tornate anche abbronzati.