pasteis al belgio volume 1

avere trentanni:

  • trasferirsi all’estero
  • essere momentaneamente disoccupati

in effetti, dovendo scegliere l’ordine delle cose da far succedere, queste due proprio non me l’aspettavo.

vivo ufficialmente a bruxelles da due giorni, in una casa molto carina con i colori del miele e della neve.

oggi arrivano le nostre cose e il signor ikea a rendere la casa un po’ meno un accampamento e un po’ più una casa.

non so ancora bene cosa provo.

lunedì sono stata un fiume di lacrime la maggior parte del tempo, credo che però, come al solito, più che l’idea di lasciare Roma in sé, la cosa che mi ha spaventata all’improvviso è stata il non sapere quanto durerà.

quanto starò via?

mi sono trasferita per sempre?

non poter determinare esattamente le cose mi agita sempre un po’.

e poi non è un mistero, Roma era casa mia.

adesso sono in una città piena di birra e tutta da scoprire.

mi sento parecchio imbranata, anche nel parlare inglese se tutti parlano francese e magari anche fiammingo.

devo imparare a conoscere i nomi delle strade, i percorsi da fare, i ristoranti in cui andare!

ma devo anche e soprattutto conoscere delle persone, socializzare e uscire con persone.

chiaramente le ultime tre, per una come me, sono le più difficili.

cose che ho scoperto davvero incredibili e meravigliose:

  • hanno le zucchine gialle dette anche zucchine a banana
  • hanno i pomodori marroni (da mettere in bicchieri di plastica e mangiare tipo patatine ai party)
  • hanno la birra a 1 euro e mezzo

questi belgi sanno come divertirsi.

ps: se non state vedendo american gods, recuperatelo.

se non avete letto il libro di gaiman da cui è tratta la serie: prima vergognatevi per dieci minuti, poi recuperatelo dopo la serie, così potete stupirvi moltissimo durante la visione.