sviolinate romantiche e ritorni alla realtà

sono stati giorni pieni di viaggi e di esplorazioni. pieni di cibo, di alcool e di studio.

giorni in cui tra la solita ricerca del lavoro, le application e il corso di francese, ho avuto poco tempo per me e molto da dedicare alle cose che amo.

siamo stati a Norimberga, da una della poche amiche di infanzia che mantengo ben legata a me. faceva un freddo che mi sembrava di non sentire le ossa dei piedi, delle mani, della testa, ma abbiamo mangiato e bevuto e girato e parlato. e questo era il motivo principale per andare. e godere per lei della ritrovata vicinanza con il marito, finalmente trasferito anche lui, non può che rendermi felice.

e poi è toccato di nuovo a Parigi. e allora siamo stati travolti da pioggia e vento umido, ma abbiamo ritrovato la bellezza. quella bellezza totale che alcune città hanno insita, naturalmente, senza grandi sforzi. Perché è una grandeur imprescindibile. e siamo stati bene, in questo nuovo rito dell’anniversario a Parigi, come l’anno scorso e come vogliamo fare anche l’anno prossimo. farla diventare una tradizione per noi due soli. e l’anno scorso c’era la voglia di uscire, di spostarsi, il matrimonio da poco, il bisogno di pensare a una vita fuori Roma. stavolta c’era l’approfittarsi della centralità geografica della casa nuova, il bisogno di riempire le giornate perché senza lavoro hai dovuto inventarti mille cose, la voglia di ritagliare del tempo per noi.

e poi il Natale che arriva. con quell’arroganza del tempo che passa, che un minuto fa era estate ed era un continuo di foto di gambe vista spiaggia, cocktails incredibili e serate di sfascio. invece ora puff! è inverno. e noi ci siamo fatti prendere da quelle frenesia strana delle feste e allora abbiamo riempito la casa del Belgio di lucine e candele e uccelli ciccioni dell’ikea. abbiamo anche i nani barboni.

non ci facciamo mancare niente.

e ho visto SW VIII e JL e se volete parliamo di come fosse necessario il cinema per noi, per cui ci accolliamo anche le grandi saghe in lingua originale con sottotitoli contemporanei in francese e fiammingo e ci facciamo distrarre e poi non sento, e poi che succede, aspe’: che ha detto?

e l’amore. l’amore vince.

ma non solo quello che tra me e marito che ormai siamo come una vecchia coppia di pensionati.

l’amore degli amici ritrovati, quello degli amici mai persi, l’amore nelle cose, l’amore per la vita.

 

e io porcodue martedì ho l’esame di francese e invece di studiare sto qui scrivere cazzate sull’amore perché ho fame.

quindi vabbè ciao.

mangio.

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