Finlandia e sfiga

Le ferie quest’anno sono state salutate come una specie di benedizione universale.

Poi siamo andati in Finlandia e abbiamo incontrato il freddo cosmico, il cagotto/vomito cosmico e il disagio.

Pero’ abbiamo visto delle cose bellissime, spettacolari. Non è che io voglia lamentarmi per forza, pero’ ecco, se avessi potuto mangiare qualcosa invece di fare una dieta di riso in bianco e mela per i disagi di cui sopra, se avessi potuto fare un bagnetto solo in uno dei mille laghi della regione di cui sopra, se avessi potuto evitarmi il freddo nelle ossa a partire dal primo giorno per i 12 gradi in meno all’improvviso e fuori dalle previsioni meteo, forse, e dico forse, starei più tranquilla.

Soprattutto perché ora mi aspettano tre intense settimane di lavoro.

Poi pero’ “vafangulo” me ne vado a Capo Verde.

Ecco, parliamo delle cose belle che ho visto in vacanza.

Parte 1: regione dei Laghi

Non tutte le città della regione dei laghi meritano allo stesso modo, ma di sicuro ognuno degli 800000 laghi dello stato merita a modo suo. I laghi nerissimi, le betulle bianche, le foreste rosse. Nonostante l’assenza di sole, i colori di questi parchi naturali e riserve nazionali sono alcune delle cose che mi hanno lasciata più di stucco. La maestosità della natura, in questa parte dello stato, è l’elemento più forte a cui pensare. Non credevo che fosse possibile passare una settimana a guardare laghi e foreste e scoprire ogni volta che hanno un aspetto diverso, anche se sono sempre laghi neri, abeti rossi e betulle bianche.

Fattarello: come forse saprete, non è che io sia proprio Dora l’Esploratrice, pero’ mi piace camminare. Con il prode marito decidiamo di fare un’escursione in una riserva naturale su un’isola rocciosa. Il sito indica che ci sono tre percorsi: 2, 5 e 8 km. Indica pure che il percorso da 8 è impervio. Vista la scarsa familiarità con il trekking in generale, decidiamo di fare quello intermedio da 5. Solo che i finlandesi non sono come noi. Percorso accessibile a tutti è piuttosto relativo. Quindi abbiamo passato le successive 5 ore e mezza ad arrampicarci mani e piedi lungo il percorso “facile” che invece mi sentivo dentro Indiana Jones e il Tempio Maledetto. Mangiati vivi dalle zanzare. Immaginatemi.

Parte 2: Tallinn e Helsinki

E’ vero che la parte avventurosa naturalistica era stata un po’ estrema per me, quindi ho accolto il ritorno nella civiltà come una specie di manna magica, ma Tallinn è stata la vera scoperta di questa vacanza. Una città piccola, piacevole, facile da girare. Eravamo circondati di persone gentili e disponibili per tutto il tempo. Ho mangiato uno stufato di renna per cui Babbo Natale non mi parlerà mai più e mi sono immersa in un centro vivace e piacevole. Perfetta per una fuga di due giorni.

Helsinki invece mi ha stupito per altre cose. Forse non tutti sapete che la Finlandia ha avuto una storia di nazione piuttosto sfortunata e decisamente recente. Prima sotto il dominio svedese, poi sotto quello russo, hanno festeggiato l’anno scorso i loro primi 100 anni. Detto questo, è evidente che dal punto di vista architettonico Helsinki non ha quella grandeur delle parenti del nord come Stoccolma e Copenaghen, pero’ è una città in movimento. Si respira in ogni angolo della città un certo brio. La città è ricca, ci si vive bene, ha puntato in parte sul design e in parte sul loro profondo attaccamento a una natura selvaggia e incontaminata che in Finlandia fa da padrona su tutto. Helsinki è una città viva. Un weekend lungo da aggiungere a Tallinn.

Parte 3 Turku e la costa svedese

La costa svedese è completamente diversa da quella che potremmo definire “costa russa”. Turku, capitale durante il dominio svedese è una città bilingue, con un castello fortificazione, un’università e una movida veramente fuori controllo. E’ una città piena di bar, ristoranti alla moda, caffè fighetti in cui lo spritz costa 13 euro ma tanto io stavo male con lo stomaco. Naantali invece, a pochi km da Turku, sembra una Stars Hollow finlandese, con le sue casette di legno, il porticciolo turistico e i negozi pieni di vetrine dai colori pastello. Sembra finta. Sembra un set con ambientazione New England. Invece è Finlandia.

Nel complesso è stata una vacanza piena di cose belle, ma con una certa sfiga fantozziana addosso. E ovviamente il sole è venuto fuori solo l’ultimo giorno. Ovviamente.

Se fossero state le uniche ferie estive, forse sarei stata un po’ delusa dalle congiunture astrali. Invece cerco di pensare positivo anche se mi aspettano tre settimane di fuoco prima del prossimo aereo. La tecnica è questa: scandire il tempo a suon di biglietti aerei.

5 pensieri su “Finlandia e sfiga

Lascia un commento