mal di testa e nubilati: i per bene li ho lasciati a casa.

è come un bzzzzz continuo.

come un silenzioso trapanare il cranio.

potevo rimanere a casa, potevo stare nel letto tutto il giorno a riprendermi da queste notti insonni e da questo mal di testa continuo. invece sono qui, sono venuta per rispettare una scadenza al lavoro, ma mi sento come se avessi un trapano nel cervello.

forse è colpa anche del motorino, il nuovo acquisto. del freddo preso all’olimpico a vedere il rugby, dei trecento messaggi ricevuti per l’addio al nubilato.

ora, io dico che ci sta, che un’amica che si sposa voglia “giocare”. ci sta che ci sia tutta una frenesia per la preparazione, e ci sta anche se lei ha già preteso le damigelle, il colore, il vestito, le scarpe con il tacco e il menù vegetariano.

io e lei siamo amiche dal primo giorno di prima elementare, quindi ci sta che per un matrimonio, il suo, ci sia tutto questo fervore di preparativi.

ma siamo seri.

va bene il vestito, l’arancione, le scarpe, va bene anche l’assenza di alcool per rispetto alla sua fede religiosa, ma mi posso mai mettere a fare la danza del ventre per festeggiare il suo addio al nubilato?

non era meglio prenderci una sonora sbronza? no, perché per fede non beve.

non farò la danza del ventre. non ci riuscirà.

ho mal di testa.

ci mancava solo l’addio al nubilato.

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